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Calderara Sottana Etna Rosso DOC

I terreni di Calderara Sottana sono facilmente riconoscibili, anche a colpo d’occhio. Di tutti i cru della DOC Etna sono sicuramente i più sassosi. Tanto che nelle zone esemplari non si vede il terreno dai sassi che ci sono. Grossi come un pugno, leggeri, un misto di pomice nera e basalto.
La parola stessa, Calderara, ricorda il calore, probabilmente nata dal tepore che le pietre nere trattengono e ritrasmettono alla terra nelle notti fredde.
Il terroir della Contrada Calderara è stato originato da colate laviche e depositi vulcano-clastici relative all’attività effusive ed esplosiva del centro eruttivo dell’Ellittico , circa tra i 60,000 e i 15,000 anni fa. Sebbene molto giovane in termini geologici, il suolo dell’Ellittico è lo strato superficiale più antico dove sia possibile piantare. La ragione è semplice: millenni di colate laviche hanno seppellito I suoli più antichi, lasciando, di fatto, solo piccole e rare porzioni del suolo dell’Ellittico. Sul versante nord dell’Etna ci sono cinque o sei Contrade che hanno “terroir Ellittico”. Tre terreni tuttavia, sono spuri, in quanto la natura ignea dell’Ellittico si è mischiata con terreni alluvionali di natura sedimentaria dovuti allo straripamento del fiume Alcantara. Sul versante nord dell’Etna solo tre Contrade su centinaia e centinaia sono “puro” terroir Ellittico: Bocca d’Orzo, Calderara e San Lorenzo.
L’altitudine varia dai 600 ai 700 metri. La vendemmia avviene nella seconda decade di ottobre. Localmente Calderara e i suoi vini godono di una reputazione straordinaria. Il nostro Calderara Sottana è frutto di vigneti vecchissimi, dai 50 ai 100 anni di età. Di tutti i nostri cru è forse il più completo: come un obiettivo a grandangolo comprende il più ampio panorama, così il nostro Calderara sembra contenere ed esibire il più ampio spettro di sapori, profumi, nuances. Spiccatamente autunnale, speziato, è aromatico e austero al contempo. Dona una meravigliosa sensazione di pienezza al palato, ma ineffabilmente lieve.
Don Peppino, la cui devozione a Calderara lo spinse a coltivarne le vigne per 70 anni, ben descrive i vini di Calderara: “cremosi”, li chiamava. E aveva ragione. Pollame nobile, ragù di carni bianche, arista, maiale al latte, coniglio al vino bianco, agnello al forno.

Scheda tecnica:

Nome: Etna Rosso D.O.C.
Zona di produzione: Comuni di Randazzo.
Uve: Nerello Mascalese.
Produzione: 50 quintali per ettaro.
Estensione vigneti: 15 ettari.
Terreno: vulcanici, molto pietrosi, pomice e basalto con poca cenere.
Esposizione: versante nord dell’Etna, da 600-650 metri s.l.m.
Età dei vigneti: dai 50 ai 100 anni
Produzione annuale: 9.000 bottiglie.

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